- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
- Altro
Valori Normali
- Volume eiaculato > 1,5 ml
- Totale numero spermatozoi > 39 milioni / eiaculato
- Concentrazione spermatozoi > 15 milioni / ml
- Motilità totale > 40 %
- Motilità progressiva > 32 %
- Vitalità > 58 %
- Morfologia > 4 %
- pH ≥ 7,2
- Leucociti < 1,0 milioni / ml
- MAR test percentuale di spermatozoi con particelle adese < 50 %
Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
Circa il 15% delle coppie è considerata non fertile (fonte: Istituto Superiore di Sanità), ossia non in grado di concepire un figlio naturalmente nonostante abbia da almeno un anno rapporti sessuali non protetti frequenti; l’infertilità maschile incide in una percentuale stimata in un intervallo variabile tra 25-33% circa (a seconda della fonte) di queste coppie.
L’esame dello sperma (spermiogramma) misura la quantità e la qualità del liquido emesso durante l’eiaculazione: valuta sia la componente fluida, il cosiddetto liquido seminale, che le microscopiche cellule mobili chiamate spermatozoi. Rappresenta quindi il primo esame prescritto quando serva valutare l’infertilità maschile.
Lo sperma è un liquido viscoso e biancastro che contiene spermatozoi e i prodotti di varie ghiandole; è relativamente denso al momento dell’eiaculazione, ma si fluidifica nell’arco di 10 – 30 minuti.
Un esame dello sperma misura tipicamente i seguenti parametri:
- volume,
- consistenza (spessore),
- concentrazione degli spermatozoi (densità o conta spermatica),
- numero totale di spermatozoi (conteggio spermatico totale),
- motilità degli spermatozoi (percentuale effettivamente mobile nonché vigore / qualità del movimento),
- numero di spermatozoi normali e anomali (difettosi) in termini di dimensioni e forma (morfologia),
- coagulazione e liquefazione,
- quantità di fruttosio presente (zucchero contenuto nello sperma da cui traggono energia gli spermatozoi),
- pH (acidità),
- numero di spermatozoi immaturi,
- numero di leucociti (i globuli bianchi del sangue, la cui presenza è indicativa di infezione).
Possono essere condotti esami aggiuntivi in caso di condizioni particolari come
- conta spermatica bassa,
- motilità ridotta,
- morfologia alterata,
- liquido seminale anomalo.
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Interpretazione
Note importanti
Molti individui con spermiogramma nella norma possono non essere fertili e, viceversa, uomini con valori alterati possono essere in grado di procreare, la valutazione del risultato non può quindi prescindere da un’approfondita anamnesi e, soprattutto, da un parere specialistico.
L’esame dello sperma è una valutazione di fondamentale importanza nello studio dell’infertilità di coppia, ma la sua interpretazione è prerogativa di personale medico specializzato (tipicamente l’andrologo, ma non solo). Una grande discussione è nata dopo la pubblicazione degli attuali valori di riferimento, in quanto più ancora che per gli esami del sangue questi parametri presi singolarmente non sono sempre sufficienti ad una valutazione definitiva della fertilità maschile.
Per approfondire queste considerazioni segnalo alcune utili considerazioni da parte del Dr. Cavallini.
Definizioni
- Normozoospermia: eiaculato normale, secondo i valori di riferimento
- Oligozoospermia: concentrazione spermatica inferiore ai valori di riferimento
- Astenozoospermia: motilità inferiore ai valori di riferimento
- Oligoastenozoospermia: motilità e concentrazione spermatica inferiore ai valori di riferimento
- Teratozoospermia: morfologia inferiore ai valori di riferimento
- Oligoastenoteratozoospermia: alterazione di tutte le variabili
- Criptozoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato ma presenza di spermatozoi nel centrifugato
- Azoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato (e quindi anche nel pellet post-centrifugazione)
- Necrozoospermia: eiaculato caratterizzato dalla morte totale degli spermatozoi presenti
- Ipoposia: ridotto volume del liquido seminale
- Iperposia: eccessivo volume del liquido seminale
Concentrazione
La concentrazione spermatica misura la quantità di spermatozoi nell’unità di volume (in genere 1 millilitro); non va confusa con il conteggio spermatico totale, che rappresenta il numero totale di spermatozoi nell’eiaculato (ovvero concentrazione per volume).
Dal 2010 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce normale un valore superiore ai 15 milioni di spermatozoi al millilitro, mentre la definizione precedente indicava 20 milioni come soglia minima; una conta spermatica inferiore identifica una condizione di oligospermia (o oligozoospermia).
Oggi, nel mondo occidentale la conta spermatica media è 20 – 40 milioni al millilitro; è diminuita dell’1 – 2% all’anno rispetto ai valori ben maggiori riscontrati qualche decennio fa.
Vasectomia
Nel caso di esame condotto a seguito divasectomia (metodo di contraccezione chirurgico e permanente per il sesso maschile), questa si considera riuscita se il campione è azoospermico (spermatozoi non rilevabili). Alcuni considerano comunque riuscita la vasectomia se residuano rari (meno di 100.000/ml) spermatozoi non mobili. Altri specialisti ritengono necessario ottenere un secondo spermiogramma per verificare che la conta spermatica non stia aumentando (come succederebbe in caso di ricanalizzazione), altri ancora faranno comunque ripetere la vasectomia.
Volume
Il volume è la quantità totale di sperma emesso durante l’eiaculazione e l’OMS considera 1,5 ml come limite minimo.
Un volume insufficiente può indicare un blocco parziale o completo delle vescichette seminali, oppure la loro assenza congenita (dalla nascita).
Nella pratica clinica, un volume inferiore a 2 ml in una situazione di infertilità e l’assenza di spermatozoi dovrà dare luogo ad un’indagine per azoospermia ostruttiva. È imperativo verificare che siano passate almeno 48 ore tra l’ultima eiaculazione e il momento della raccolta del campione.
Motilità
L’OMS indica un valore minimo del 50%, che deve essere rilevato entro 60 minuti dalla raccolta; viene fornito anche un parametro di vitalità, con un limite di riferimento inferiore pari al 60% degli spermatozoi vivi.
Un uomo può avere un numero di spermatozoi ben oltre i 20 milioni/ml, ma la qualità del suo sperma può essere considerata insufficiente se gli spermatozoi mobili rappresentano una percentuale insufficiente sul totale.
- D’altra parte, quando la conta spermatica è molto alta una bassa motilità (ad esempio, sotto il 60%) potrebbe non essere influente perché le cellule vitali potrebbero essere più di 8 milioni/ml.
- Al contrario, un uomo può avere una conta spermatica molto sotto 20 milioni/ml ma mantenere una buona motilità se oltre il 60% degli spermatozoi osservati si sposta con vigore e in avanti.
Il grado di motilità è una misura più specifica, in cui la motilità degli spermatozoi è divisa in quattro gradi diversi.
- Grado a: spermatozoi con motilità progressiva. Sono le cellule più forti, si muovono velocemente e diritti. Talvolta, questa motilità viene detta motilità IV.
- Grado b (motilità non lineare): gli spermatozoi si muovono in avanti ma tendono ad avanzare in modo sinuoso. Talvolta, questa motilità viene detta motilità III.
- Grado c: gli spermatozoi hanno motilità non progressiva perché non avanzano nonostante il movimento della coda. Talvolta, questa motilità viene detta motilità II.
- Grado d: gli spermatozoi sono privi di qualunque motilità e spostamento. Talvolta, questa motilità viene detta motilità I.
MOT
La MOT (Motile Total) è la misura di quanti milioni di spermatozoi per ml sono molto mobili, ossia più o meno quanti sono gli spermatozoi di grado
- A (maggiore di 25 micrometri per 5 sek a temperatura ambiente),
- B (maggiore di 25 micrometri in 25 sek a temperatura ambiente).
In parole più semplici rappresenta la combinazione di conta spermatica e motilità.
Può essere espresso nella seguente forma:
- MOT20+ , che nel caso specifico indica che in un millilitro ci sono più di 20 milioni di spermatozoi che si muovono in avanti.
Totale spermatozoi mobili
Il totale degli spermatozoi mobili (TMS), o conta degli spermatozoi mobili totali (TMSC), è una combinazione tra conta spermatica, motilità e volume, ossia un valore che misura i milioni di spermatozoi mobili in un’eiaculazione completa.
L’impiego di circa 20 milioni di spermatozoi con motilità di grado c o d nella ICI e di circa 5 milioni nella IUI può rappresentare un riferimento consigliato di massima.
Morfologia
I criteri dell’OMS per la morfologia degli spermatozoi definiscono normale un campione in cui, tra gli spermatozoi osservati, il 4% (o il 5° percentile) o più presenti morfologia normale.
La morfologia è un fattore predittivo delle possibilità di fecondazione in vitro degli ovociti (fecondazione assistita, FIVET e ICSI, ad esempio).
Fino al 10% degli spermatozoi mostra difetti visibili; gli spermatozoi difettosi sono svantaggiati ai fini della capacità di fecondare un ovocita.
Inoltre, gli spermatozoi con punta della coda ricurva hanno generalmente una frequenza minore di aneuploidia.
Livello di fruttosio
Generalmente si ritiene normale un livello di fruttosio nello sperma compreso nell’intervallo 2–5mg per ml, mentre l’OMS specifica un livello di normalità in micromoli per campione (13 μ mol). L’assenza di fruttosio può indicare un problema delle vescichette seminali.
pH
L’OMS indica valori di normalità compresi tra 7,2 e 7,8.
- L’eiaculazione acida (valori di pH più bassi) può indicare che una o ambedue le vescichette seminali sono bloccate.
- Un’eiaculazione alcalina (valori di pH maggiori) possono indicare la presenza di un’infezione.
Un valore del pH fuori dall’intervallo di normalità è pericoloso per lo sperma.
Liquefazione
Il processo di liquefazione avviene quando la sostanza gelatinosa formata dalle proteine delle vescichette seminali si scioglie e lo sperma diventa più fluido.
Normalmente sono necessari meno di 20 minuti perché il campione si trasformi da uno spesso gel ad un liquido più fluido. Nelle linee guida OMS e NICE (National Institute for Health and Clinical Excellence, istituto nazionale per la salute e l’eccellenza clinica) è considerato normale un tempo di liquefazione entro 60 minuti.
Altro
Le linee guida NICE comprendono anche l’esame della vitalità, il cui limite di normalità è oltre il 75% di spermatozoi vivi.
Si può anche valutare la presenza di leucociti (globuli bianchi) nel campione. Un livello elevato viene definito leucospermia è può indicare la presenza di un’infezione. I limiti possono variare, ma si può assumere come riferimento di leucospermia ad esempio un valore superiore a 1 milione di leucociti.
Il colore del liquido seminale è normalmente grigio opalescente. Nel referto di uno spermiogramma sarà possibile leggere però anche altre diciture come lattescente, pioide, bruno (ematico).
- Un aspetto lattescente, specialmente se accompagnato da un ridotto volume e un pH acido, può riflettere un danno a carico delle vescichette seminali,
- mentre l’aspetto giallognolo pioide è indice di una contaminazione urinaria, della presenza di granulociti, di una netta prevalenza della componente delle vescichette seminali, oppure più raramente della presenza di bilirubina.
Fattori che influenzano l'esame
- Le modalità con cui avviene la raccolta del campione, nonché il tempo che trascorre prima dell’analisi possono significativamente influenzare l’esito dell’esame (vedi paragrafo “Preparazione”).
- Non è raro rilevare variazioni significative dei risultati legate all’esaminatore, che quindi rappresenta una potenziale fonte soggettiva di errore.
- Un’incorretta conservazione del campione (ad esempio l’esposizione ad una temperatura troppo bassa nel trasporto da casa al laboratorio) così come un tempo prolungato prima della consegna possono influire significativamente sul risultato.
Quando viene richiesto l'esame
L’esame dello sperma viene eseguito quando il medico curante ritiene che un uomo o una coppia possano avere problemi di fertilità, mentre non è consigliabile sottoporvisi in via preventiva perché sono numerosi i casi di gravidanza naturale ottenute in presenza di spermiogrammi tutt’altro che ottimali.
L’infertilità maschile può dipendere da varie cause, alcune delle quali guaribili. Quando sono coinvolti fattori maschili, lo spermiogramma è necessario per determinare cosa impedisce la fertilità e, quando indicato, per valutare la fattibilità della fecondazione assistita per facilitare la gravidanza.
L’esame dello sperma per stabilire la fertilità dovrà essere fatto su un minimo di due campioni intervallati da almeno sette giorni in un periodo di due – tre mesi. La conta spermatica e la consistenza dello sperma possono variare di giorno in giorno; alcune situazioni, inoltre, possono interferire transitoriamente con la motilità e il numero di spermatozoi.
Se uno spermiogramma mostra reperti anomali, l’esame viene ripetuto ad intervalli stabiliti dal medico curante.
Un esame dello sperma viene anche richiesto abitualmente dopo vasectomia per assicurarsi dell’efficacia della procedura; l’esame verrà ripetuto al bisogno finché il campione di sperma non dimostrerà l’assenza di spermatozoi.
Preparazione richiesta
La maggioranza dei laboratori richiede la raccolta dei campioni in luogo, perché lo sperma deve essere esaminato entro 60 minuti dall’eiaculazione per preservarne la qualità (La motilità degli spermatozoi diminuisce dopo l’eiaculazione, quindi tempistiche e modalità di conservazione sono critiche per ottenere dati accurati. Un campione non adeguato potrebbe richiedere la ripetizione dell’esame).
Lo sperma viene raccolto in un’area riservata tramite masturbazione. Alcuni uomini, per motivi religiosi o altro, potrebbero voler raccogliere lo sperma durante un atto sessuale, tramite un preservativo. In questi casi, il personale sanitario deve fornire il preservativo o la guaina di raccolta perché i preservativi lubrificati possono alterare i risultati.
Poiché gli spermatozoi sono molto sensibili alla temperatura, se la raccolta avviene a casa il campione dovrà essere mantenuto ad una temperatura di 37°C (la temperatura corporea) tenendolo vicino al proprio corpo durante il trasporto. Non dovrà essere lasciato a temperatura ambiente per un periodo prolungato, né dovrà essere refrigerato.
Per permettere un corretto accumulo di sperma occorre astenersi dall’eiaculare per i 2 – 5 giorni precedenti la raccolta del campione. Periodi di astinenza maggiori potrebbero portare a volumi di sperma più abbondanti ma con ridotta motilità spermatica. Molti specialisti consigliano di attenersi ad un intervallo di 48-72 ore, così da ottenere un rapporto ottimale tra qualità e quantità del campione.
È anche possibile che si debba rinunciare a bevande alcoliche per alcuni giorni prima dell’esame e che, a giudizio dell’andrologo, vengano sospese eventuali terapie farmacologiche in corso (ormonali, antinfiammatorie, antibiotiche, steroidee).
È necessario attenersi a tutte le istruzioni fornite dal laboratorio.
Altre informazioni
Cos’è lo sperma?
Gli spermatozoi sono le cellule riproduttive contenute nello sperma e sono caratterizzate da
- una testa,
- una sezione centrale,
- una coda;
contengono una copia di ciascun cromosoma dell’intero corredo genetico maschile, per un totale di 23 cromosomi, di questi 22 sono autosomi e l’ultimo è il cosiddetto cromosoma sessuale, che può essere o X o Y, in virtù del quale viene determinato il sesso del nascituro in caso di successo nella fecondazione (in altre parole il sesso del neonato è determinato da quale spermatozoo feconda l’ovulo femminile).
Gli spermatozoi sono cellule capaci di muoversi che, in condizioni normali, si spostano in avanti nuotando attraverso lo sperma. All’interno del corpo femminile questa proprietà permette loro di raggiungere e unirsi ad un ovocita femminile, ossia fecondarlo. Ciascun campione di sperma (definito normale secondo le attuali indicazioni) ha un volume di 1,5 – 5,5 ml (circa un cucchiaino da tè) e contiene almeno 15 milioni di spermatozoi per millilitro, nonché quantità variabili di
- fruttosio,
- sostanze tampone,
- coagulanti e lubrificanti,
- enzimi mirati ad aiutare gli spermatozoi e il processo di fecondazione.
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